Saint Dragon: Un'avventura Cyborg tra Fuoco e Acciaio
Introduzione a Saint Dragon
“Saint Dragon” è un classico sparatutto a scorrimento orizzontale rilasciato da Jaleco nel 1989. Questo gioco arcade ha trovato la sua strada su diverse piattaforme domestiche grazie a Storm Entertainment nel 1990 e ha ricevuto una nuova vita con la sua inclusione nella lineup di Arcade Archives di Hamster per Nintendo Switch e PlayStation 4 nel febbraio 2020.
Gameplay e Caratteristiche
In “Saint Dragon”, il giocatore prende il controllo di un drago cyborg ribelle, deciso a distruggere l’oppressivo esercito di cyborg mostruosi. All’inizio, il drago è armato con dardi di plasma e un alito infuocato, ma raccogliendo token, il giocatore può potenziare il suo armamento con laser, bombe rimbalzanti, torrette e altro. Oltre alla potenza di fuoco, il drago possiede una coda corazzata che segue i movimenti del giocatore, offrendo una difesa strategica contro gli attacchi nemici. Il gioco si sviluppa su cinque livelli, ciascuno culminante in una battaglia contro un imponente guardiano di fine livello.
Porting e Sviluppo
La conversione di “Saint Dragon” per computer domestici fu gestita dal team di Storm Entertainment. Notevole è il lavoro di Andrew Taylor sullo ZX Spectrum, che si impegnò a ricreare uno scorrimento fluido, evitando il movimento a blocchi tipico di altri giochi del tempo. Ciò fu ottenuto utilizzando una tecnica di “pre-shifts”, che, sebbene richiedesse più memoria, garantiva un’esperienza di gioco più raffinata.
Accoglienza Critica
Al momento del suo rilascio, “Saint Dragon” fu ben accolto, specialmente in Giappone, dove fu tra i giochi arcade più popolari. Le recensioni della conversione per ZX Spectrum furono inizialmente positive, lodando la grafica e il tema del drago come una ventata d’aria fresca. Tuttavia, le successive edizioni a basso costo ricevettero critiche più severe, evidenziando problemi di lentezza e caricamenti tediosi.
Conclusione
“Saint Dragon” rappresenta un pezzo affascinante della storia dei videogiochi, unendo un gameplay impegnativo a un design unico. Anche se alcune versioni hanno sofferto di problemi tecnici, l’originale rimane un’esperienza avvincente per gli appassionati del genere. Consiglio di provarlo, specialmente nella sua versione su Arcade Archives, per un’immersione nostalgica nei classici degli anni ‘80.